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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA E GROSSETO
Itinerari di Maremma
Maremma Toscana: Castiglione della Pescaia
I suoi abitanti lo chiamano ancora Castiglioni, in onore del Castello aragonese: possente edificio munito di torrioni angolari che domina la cittadina.
Castiglione della Pescaia è un borgo fortificato affacciato sul mare, un balcone sul Tirreno.
Da qui si può godere di un panorama di rara bellezza, tra i più “ricchi e dolci della Maremma”.
Lo sguardo spazia dai monti dell’Uccellina fino alle alture di Punta Ala, dalla costa disegnata tra il verde intenso della pineta e l’azzurro del mare; in basso, nel pianoro (antico regno del Lago Prile), si distende il padule della Diaccia Botrona, con in primo piano l’elegante e suggestiva *Casa Rossa, uno degli esempi di ingegneria civile più rappresentativi che rievoca l’imponente opera di bonifica voluta e realizzata sotto i Lorena. Il borgo ben conservato, presenta strade in pietra viva, antichi portali, nicchie e arcate che si rincorrono ... il tutto racchiuso da possenti mura turrite.
Castiglione della Pescaia è una stazione turistica tra le più efficienti del Tirreno e nel suo porto canale si cullano barche di pescatori e barche di “habituès”.
Maremma Toscana: Riserva Naturale Diaccia Botrona
“Luogo di eccellenza all’insegna della Biodiversità e del turismo sostenibile”
Tra Castiglione della Pescaia e Grosseto si trova la Riserva Naturale Provinciale
Diaccia Botrona, un'area umida di eccezionale valore naturalistico, storico e paesaggistico.
La Diaccia Botrona rappresenta l’ultimo lembo del Padule di Castiglione della Pescaia
e si estende su una superficie di 1.273 ettari. Classificata ai sensi della Convenzione di
Ramsar “zona umida di importanza internazionale”, la Diaccia Botrona è una delle più
importanti aree della Toscana per lo svernamento, la sosta e la nidificazione di numerose
specie di uccelli. All’interno della Riserva sono state censite oltre 200 specie di uccelli
che si alternano durante l’arco dell’anno tra cui gli anatidi, i limicoli, gli ardeidi e gli
eleganti fenicotteri rosa. La costante presenza del falco pescatore, dopo il suo ritorno
come nidificante, arricchisce ulteriormente il già vasto patrimonio di biodiversità di quest’area.
*Per ulteriori informazioni e per aggiornamenti sulle nostre attività e proposte vi invitiamo a
visitare la nostra sezione dedicata:
Casa Rossa Ximenes (Fabbrica delle Cateratte) fu costruita nel 1765 su progetto del matematico gesuita Leonardo Ximenes incaricato dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena di intervenire nel piano di bonifica della Maremma Grossetana.
Leonardo Ximenes sosteneva che il "grande lago di Castiglione" non dovesse essere prosciugato ma opportunamente controllato nel regime delle acque per evitare il fenomeno del ristagno.
Casa Rossa Ximenes è oggi sede del Museo Multimediale Interattivo progettato dal noto fisico Paco Lanciano e realizzato da Mizar (agenzia di divulgazione scientifica). Il particolare percorso museale si sviluppa su due piani della Casa. Un originale documentario sulla Diaccia Botrona, integrato con proiezione sul plastico della zona, accoglie i visitatori mostrando come l’ambiente attuale sia il risultato dell’evoluzione naturale e degli interventi umani nel corso della storia;
nella seconda parte del percorso, all'interno di una stanza che simula un capanno di avvistamento (capanno virtuale), il visitatore partecipa a un gioco di riconoscimento degli uccelli.
L’esplorazione si conclude con la proiezione interattiva di immagini e puzzle sul pavimento in legno che si trasforma in un divertente “tappeto sensibile”.
Casa Rossa Ximenes è oggi Centro Visite della Riserva Naturale Provinciale Diaccia Botrona.
Centro preposto all’accoglienza e informazioni, punto di partenza per le escursioni in barchino e per le numerose attività proposte. *Per ulteriori informazioni e per aggiornamenti sulle nostre attività e proposte vi invitiamo avisitare la nostra sezione dedicata:
L’etrusca Vetulonia sorge sopra una collina sovrastante la pianura di Grosseto, un tempo occupata dal mare. Fu una delle più ricche e fiorenti città dell'Etruria settentrionale, ricordata da importanti fonti letterarie dell'antichità. Nell'ampia insenatura marina, alle pendici del colle, doveva trovarsi il suo scalo marittimo, posto in un angolo sicuro del golfo, sul cui lato opposto si trova Roselle.
Già in epoca romana i depositi del fiume Bruna e del Fiume Ombrone avevano chiuso l’imboccatura della baia, trasformandola in lago “Lacus Prile”; in seguito, continuando il processo d’interramento, il lago si era trasformato in palude (Padule di Castiglioni), quel che oggi ne rimane è la zona umida della Diaccia Botrona.
L'abbondante materiale archeologico, rinvenuto negli scavi delle sue necropoli, attesta che Vetulonia ha trascorso alterni periodi di fioritura e di involuzione dall'VIII° sec. a.C. al II° sec. d.C..
La necropoli di Vetulonia è una delle più vaste esistenti; i sepolcreti si estendono sul versante orientale e su quello occidentale fino alla pianura sottostante. Nei poggi più alti e più vicini alla città si trovano le necropoli villanoviane con tombe a pozzetto e ossario biconico; intorno a questi sepolcri arcaici, sono state trovate numerosissime tombe a circolo, caratteristiche di Vetulonia, databili al VII° sec. a.C. che hanno dato i corredi funebri più ricchi ed interessanti.
Al VII° sec. a.C. risalgono le grandiosi e celebri tombe monumentali fra cui la Tomba della Pietrera e la Tomba del Diavolino: Insigni monumenti dell’architettura funeraria dell’Etruria settentrionale.
Maremma Toscana: Grosseto
Il centro storico di Grosseto è completamente racchiuso dentro una cinta muraria fortificata.
Le mura di Grosseto sono un rarissimo esempio in Italia, poiché esse, ancor oggi, sono interamente percorribili; privilegio che possono vantare soltanto pochissime città.
La Piazza principale della città di Grosseto è Piazza Dante (conosciuta anche come Piazza delle Catene) essa rappresenta il cuore della vita cittadina sia civile che religiosa.
Qui sorge la Cattedrale (del 1200) che al suo interno conserva importanti opere tra cui una tavola raffigurante la Vergine circondata da angeli Di Matteo di Giovanni del XV secolo.
Oltre alla Cattedrale (dedicata a San Lorenzo) sulla stessa Piazza si trovano alcuni tra i Palazzi e i Monumenti più rappresentativi di Grosseto: il Palazzo Comunale, il Palazzo della Provincia (Palazzo Aldobrandeschi), il Monumento a Leopolodo II di Lorena (Granduca di Toscana), detto il “Canapone”; mentre su l’altro lato , sopra un comune loggiato – porticato, si affacciano alcuni edifici signorili in stile liberty. Da Piazza Dante inizia la principale via della città: Corso Carducci.
Su Corso Carducci si affacciano altri importanti monumenti come la Chiesa di San Pietro, il più antico edificio religioso della città, che si caratterizza per l’abside in stile romanico dalla caratteristica forma semicircolare. Altre importanti testimonianze storiche sono gelosamente conservate dentro il centro storico della città di Grosseto: La Chiesa di San Francesco, al cui interno si può ammirare la maestosa Tavola attribuita a Duccio di Buoninsegna; l’imponente ed elegante Cassero Senese del XIV secolo; la splendida Piazza del Sale nel cui omonimo cassero avveniva lo stoccaggio e la distribuzione di un bene per secoli prezioso, Il sale!
Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, di Grosseto:
Completamente ristrutturato il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma raccoglie migliaia di testimonianze ed opere d'arte che vanno dagli inizi della preistoria fino al rinascimento.
Le quaranta sale espositive si articolano sui tre piani dell’ottocentesco Palazzo del Vecchio Tribunale, ubicato nel centro storico della città. Ricchissime ed estremamente interessanti le testimonianze dell'epoca etrusca e di quella romana. Il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma ospita un’intera sezione dedicata a Roselle e al suo territorio documentando, in ordine cronologico, la storia dell'antica città dalla fondazione fino alle ultime testimonianze medievali.
Maremma Toscana: Parco Archeologico di Roselle:
Situata su una collina, a circa 8 km a nord di Grosseto, l’area archeologica di Roselle conserva i resti dell’antico abitato che qui sorgeva in età etrusca e romana.
La città di Roselle, abitata dalla prima metà del VII sec. a.C., è annoverata dalle fonti classiche fra le città più importanti dell’Etruria Settentrionale.
Nel VI° sec. a.C. Roselle era un importante centro urbano, ne è eccellente testimonianza l’imponente cinta muraria, costruita in opera poligonale, che recingeva le due colline dove era localizzata la città. La posizione geografica di Roselle era particolarmente favorevole e le permetteva di controllare l’ampia laguna comunicante con il mare (l’antico Lago Prile) che in età etrusca occupava l’intera pianura. La città etrusca di Roselle fu conquistata dai Romani nel 294 a.C. ma occorre attendere la prima età imperiale e la generosità delle potenti famiglie locali dei Bassi e Viciri, salite al rango senatorio, per assistere a un’intensa attività edilizia e monumentale. A questa importante epoca sono riferibili molte delle costruzioni più imponenti e più interessanti della Roselle di epoca romana tra le quali l’anfiteatro, la sede del Collegio dei Flamines Augustales e la Basilica dei Bassi. Nel periodo alto-medievale fu sede di un importante vescovado, fino al 1138 quando esso fu trasferito a Grosseto. Dopo questa data, Roselle spopolata e in gran parte abbandonata, sopravvisse soltanto come “castrum”.
Roselle oggi:
Caratterizzata da una stratificazione archeologica complessa, Roselle conserva cospicue
testimonianze dell’impianto urbanistico non solo di età romana e medioevale , ma anche del
periodo etrusco, gli scavi infatti hanno riportato alla luce alcuni quartieri abitativi risalenti al
VII-VI secolo a.C., di eccezionale importanza se si pensa alla scarsità di testimonianze
archeologiche riferibili ai centri urbani etruschi.
Lungo la strada che sale all’ingresso dell’area archeologica si possono osservare diverse
tombe a camera, e appena davanti all’ingresso si erge la poderosa cinta muraria, (lunga
circa 3 Km.) tra le più antiche e meglio conservate di tutta l’Etruria.
All’interno dell’area archeologica fanno bella mostra di sé: il Decumano, la grande fontana a
doppio bacino, il Foro, l’area abitativa etrusca, il Cardo Maximus, la Basilica civile, e ancora
salendo la splendida Basilica Dei Bassi, la Domus dei Mosaici e l’Anfiteatro. *Consigliata la visita del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto.
Maremma Toscana: Parco Naturale della Maremma (Parco dell’Uccellina)
Il Parco Naturale della Maremma, comunemente conosciuto con il nome “Parco dell’Uccellina”, si estende, per circa 10.000 ettari lungo la costa tirrenica, tra Principina a nord, fino a raggiungere Alberese al centro e il promontorio di Talamone a sud.
La peculiarità del Parco della Maremma è principalmente data dall’incredibile varietà di ambienti in esso rappresentati: selvagge colline regno della macchia mediterranea, campi coltivati, lussureggianti pinete, imponenti scogliere che si alternano a profonde distese di sabbia, dune sinuose in perenne dialogo con i venti salmastri.
Il Parco della Maremma è un patrimonio ambientale d’inestimabile valore, eccellente biodiversità che si ammira e si “respira”in compagnia dei nostri passi e del naturale piacere della scoperta.
Moltissimi animali trovano cibo e riparo in questi ambienti: cinghiali, daini, caprioli, volpi, tassi, istrici… numerosi rapaci diurni e notturni. Grande importanza assume anche l’aspetto storico dell’area Parco contraddistinta dai ritrovamenti di epoca preistorica di manufatti artigianali, la presenza dell’antica Abbazia di San Rabano, le numerose torri di avvistamento, la stupenda Villa Granducale di Alberese fino ad arrivare al periodo delle grandi opere di bonifica.
Nell’area centro - nord del Parco, tra Alberese e Marina di Alberese, prendono forma vaste zone prative dal grande fascino. Qui è possibile ammirare esemplari di splendidi cavalli dal manto baio o morello e fiere vacche maremmane dalle lunghe corna. Spostandoci ancora a nord, tra Marina di Alberese e Principina, le ampie distese palustri accolgono l’ultimo tratto del fiume Ombrone; un fiume che narra secoli e secoli di storia di Maremma e… il sofferto, inscindibile rapporto, tra l’uomo e la natura.
Per ulteriori informazioni e per poter usufruire delle nostre quotazioni speciali - promozionali anno 2015 "Guida Ambientale Area Parco Maremma" vi invitiamo a visitare la nostra sezione dedicata:
Un viaggio a ritroso nel tempo in compagnia di chi gelosamente conserva saperi e tradizioni antiche, di chi con amore e coraggio ha scritto una parte importante della storia di Maremma.
Un’occasione unica per immergersi nella genuina tradizione maremmana, con gli uomini e gli animali che hanno contribuito a creare il mito di questa terra.
*Vedere i butteri all’opera nelle loro attività quotidiane è come entrare in un racconto del Fucini o in un quadro del Fattori; un’esperienza emozionante e coinvolgente.
Su richiesta:
Su richiesta è possibile abbinare l'incontro con i butteri a una breve visita guidata nell’area Parco Naturale della Maremma (Parco dell’Uccellina – Zona allevamenti bradi) attraversando, comodamente in Pullman, un pezzo di autentica Maremma, ammirando mandrie di cavalli e vacche maremmane (brade) al pascolo, chiari d’acqua, verdeggianti pinete… sino a raggiungere
la nota spiaggia di Marina di Alberese.
MAREMMAGICA Soc. Coop. a r.l. TURISMO E CULTURA - Via dei Lavatoi, 4 - 58100 Grosseto - Italy - Tel. +39 0564/20298
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